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Finalmente donna

L’opera rappresenta Cristina Trivulzio di Belgiojoso, eroina milanese del Risorgimento, di cui quest’anno ricorrono i 150 anni dalla morte. Il progetto è promosso dalla Fondazione Brivio Sforza, con il sostegno della Banca di Credito Cooperativo di Milano, con il contributo del Comune di Milano e con il patrocinio di Regione Lombardia. L’iniziativa, nata da un’idea dell’Impresa Culturale Creativa Le Dimore del Quartetto, colma un grande vuoto: nessuna delle 121 statue della città è infatti dedicata a una personalità femminile, ad eccezione di soggetti di iconografia religiosa o allegorici. Questa giornata segna una grande svolta per la città, un riconoscimento simbolico alle donne che hanno dato un contributo importante alla crescita di Milano nella storia. L’iniziativa, che celebra una donna di cultura, determinata e che si è battuta per la libertà, sarà certamente la prima di tante azioni future come questa e con cui Milano rende omaggio alle figure femminili che hanno promosso valori di generosità e intraprendenza rendendo migliore la nostra città, afferma Anna Scavuzzo.

La statua, che segna dunque un importantissimo traguardo, ritrae Cristina Trivulzio di Belgioioso, eroina milanese del Risorgimento, interpretato dallo scultore Giuseppe Bergomi sulla base della documentazione iconografica raccolta dalla Fondazione Brivio Sforza. Personaggio poliedrico e coraggioso, con grande determinazione ha portato e reso visibile lo sguardo e la voce delle donne nel cuore dei grandi temi del suo e del nostro tempo.

Donna di cultura, istruita e fortunata per ceto e censo, si è messa in gioco con competenza e determinazione per creare un modello di società, diremmo oggi, più inclusivo e sostenibile, ricevendo – come è immaginabile – fortissime resistenze da parte dei suoi pari. Finalmente! Dopo tanti anni passati a leggere e a raccontare di Cristina Trivulzio di Belgioioso, afferma Alessandro Brivio Sforza, Presidente della Fondazione Brivio Sforza, riusciamo a trasmettere alle generazioni a venire un segno tangibile del suo straordinario e simbolico esempio, grazie alla realizzazione e alla posa in piazza Belgioioso, della statua. La statua trova dimora in Piazza Belgioioso, definita da molti come “il salotto di Milano” per la sua dimensione raccolta, a pochi passi dal Duomo e da Piazza della Scala. Ed è proprio per questa sua collocazione che ritrae l’eroina “elegantemente seduta” nel suo salotto.

Un’immagine antiretorica – la descrive lo scultore che l’ha realizzata, Giuseppe Bergomi – perchè permette di sottolineare un atteggiamento riflessivo, pensieroso ma anche dinamico: il busto leggermente spinto in avanti, quasi stesse per alzarsi, l’asimmetria rotta in diagonale, il movimento dei panneggi dove possono appoggiarsi naturalmente i libri, le lettere, la penna […] L’elemento su cui è seduta, nascosto dalle pieghe dell’abito, risulta essere un cubo, simbolo della razionalità e della ragione ma anche la faccia di un divano sommerso dai cuscini. Riconoscere il valore delle persone a prescindere dal genere è un passo fondamentale verso una società più equilibrata, conclude Francesca Moncada di Paternò, fondatrice dell’Impresa Culturale Creativa Le Dimore del Quartetto. La statua dedicata a Cristina Trivulzio è un simbolo per le generazioni future.

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