Chioggia… lo dice il New York Times
Anche in quest’anno particolare il New York Times ha stilato la lista delle 52 mete da visitare durante questo 2022!
Da quando è arrivato il Covid abbiamo dovuto cambiare e ridimensionare tanti aspetti della nostra sfera privata, meno contatti, meno relazioni o relazioni a distanza (il famoso ormai metro), le mascherine e le limitazioni degli spostamenti, meno viaggi, o solo quelli strettamente necessari e tante altre rinunce, ma sapete cosa? Non credo che questo virus abbia portato solo conseguenze negative, credo che qualcosa ci abbia comunque insegnato!
Ci ha reso più attenti, più consapevoli nelle scelte e ci ha ridato il valore del tempo che avevamo un po’ perso spinti dalle mille faccende lavorative o domestiche!
Ed è proprio questa la chiave di lettura scelta dalla testata per le sue mete turistiche! Non i soliti luoghi ormai saturi di turismo, stracolmi di musei, ristoranti, resort o hotel di lusso, ma chicche meno conosciute e più spartane dove poter ritrovare la bellezza dell’unicità, i colori e i profumi autentici, ma non solo questo.
I luoghi scelti guardano anche al futuro per sostenibilità, green e di tutela della biodiversità e delle popolazioni che ci abitano…
Ciò che sorprende (ma neanche troppo) è che sono presenti anche 3 mete del nostro stivale!
“Visitare altri luoghi culturalmente ricchi come Chioggia può aiutare ad alleviare la pressione su Venezia”,
Così scrive il New York Times parlando di Chioggia, più piccolina rispetto alla sopracitata provincia ma comunque che non teme confronti!
I suoi ponti sui canali, le sue architetture, i suoi luoghi contribuiscono a dare al turista le stesse vibes di Venezia, spiagge e ottimo cibo hanno contribuito a farla arrivare sul podio.
Un riconoscimento importante ed inaspettato…
Abbiamo incontrato a questo proposito il neo eletto Sindaco di Chioggia Mauro Armelao.
Com’è successo che il New York Times segnali Chioggia tra le mete più importanti, anzi come prima delle 52 da vedere nel 2022?
Innanzitutto è stata una bellissima sorpresa che la nostra città sia stata nominata sul New York Times. Ho contattato la giornalista, l’ho ringraziata perché da lì ha messo in moto un volano dal punto di vista turistico davvero imponente, ci hanno contattato anche rubriche legate ai viaggi ed al turismo della Rai. Nasce tutto da una quasi casualità perchè la giornalista per ragioni private ha soggiornato nella nostra città nell’estate scorsa quindi molto probabilmente si è accorta delle potenzialità dal punto di vista turistico, enogastronomico e anche del patrimonio storico che abbiamo nel centro storico di Chioggia (e anche di Sottomarina). È una bellissima soddisfazione, essere nelle 52 mete da visitare nel 2022 perché è rifiorito “l’orgoglio Chioggiotto”. Non contenti poi a coronare tutto questo siamo anche tra le 10 finaliste a diventare Capitale della Cultura nel 2024, la cui vittoria (se fosse) ci porterebbe a poter lavorare per rilanciare la nostra città e per farla tornare ad essere protagonista.
Quali sono, dal suo punto di vista, le caratteristiche che un turista americano in questo caso, cerca in una città come questa, spesso vista come la sorella piccola e meno importante di Venezia, che però ha delle caratteristiche uniche nel suo genere?
Penso che il turista venga colpito dal fatto che Chioggia sia comunque un’isola, facilmente raggiungibile tramite strade e che al suo interno esista un patrimonio artistico e storico invidiabile (lo dicevo anche alla giornalista portando ad esempio la Torre di Sant’Andrea con l’orologio funzionante più antico al mondo) e tanti altri che ne fanno una meta allettante.
Per non parlare poi del fatto che abbiamo una città dove si può mangiar bene, dove non manca niente (agricoltura, pesca, turismo etc) che può essere vissuta 365 giorni all’anno e non solo nel periodo estivo! Anche in un solo weekend si può vivere una piacevole esperienza turistica con, per esempio, il museo civico, il museo diocesano, le tantissime chiese che ci sono e tanto altro che vi lascio scoprire.
Grazie a questo articolo c’è stata questa spinta, questo orgoglio, come pensate di poter sfruttare questo per far conoscere meglio l’unicità di Chioggia e del territorio che ci sta attorno?
Vero, il comune è molto vasto. La si sfrutta sentendola come una responsabilità di noi amministratori, pensando alla città del futuro, prevedendo quindi anche opere pubbliche importanti, parlo ad esempio delle piste ciclabili per dare una risposta concreta ai tanti turisti tedeschi che ci chiedono il cicloturismo e una mappatura delle vie ciclabili, (scelta lampante se aggiungiamo che a pochi passi abbiamo anche il Delta del Po che si sposa benissimo con quello che è il cicloturismo), una serie di scelte oculate per offrire ai nostri turisti e cittadini sempre più opportunità per vivere al 100% la nostra città. Una missione importante.
Un’ultima battuta sul motivo per cui un americano che non conosce Chioggia ma ha sentito parlare appunto di Venezia debba sceglierla come meta, cosa dovrebbe vedere e/o trovare?
Viene a vedere il centro storico che è immerso nella Laguna di Venezia (non per niente siamo il punto più a sud della Laguna), si trova cucina italiana, una bella città, cittadini e clima ospitale e accogliente. Può respirare l’orgoglio chioggiotto perché siamo veramente orgogliosi della nostra realtà.
Un’occasione da non perdere quindi… forse non serviva che il suggerimento arrivasse dall’altra parte dell’oceano.
by Matteo Tornielli ed Elisa Lanotte • photo by Alessandro Boscolo Agostini