Far vivere l’arte attraverso esperienze
L’arte vive se trasmette emozioni. O meglio vive se, chi la sostiene, comunica in modo efficace l’insieme delle conoscenze che ne accrescano la sua visione, cosicchè ogni opera d’arte appassioni e arricchisca l’animo di chi la ammira. Con questa ambizione nasce nel 2013 Amalart, un progetto innovativo che vuole far percepire l’arte in una modalità diversa, avvicinare le nuove generazioni a questo mondo, e abbracciare nuovi mondi esperienziali con un approccio dirompente alla comunicazione e promozione dell’arte.
La vision a cui Amalart si ispira fin dalla sua fondazione, è quella di portare frammenti di talento e bellezza italiana in ogni angolo del mondo, una finestra italiana e dell’Italia, ovunque, attraverso gesti e interazioni digitali.
I contenuti del progetto, infatti si basano tutti su una comunicazione a 360° attorno all’opera d’arte, arricchendone la fruizione grazie all’adozione di soluzioni tecnologiche digitali e social. La strategia lungimirante di investire in mercati internazionali e d’oltre oceano, proietta Amalart da subito in fiere a forte espansione economica come la Cina: è il 2013 e la prima tappa è Shanghai, con cinque giovani artisti italiani che espongono in una galleria italiana col patrocinio dell’Istituto Italiano di Cultura.
Trampolino di lancio per altri eventi in tutto il mondo, sempre più multimediali in linea con la propria vocazione disruptive. La crescita esponenziale del progetto è velocissima, così da affiancare rapidamente il nome di Amalart ad alcune tra le icone della nostra storia dell’arte, a partire da Leonardo da Vinci. Nel farlo, Amalart indaga la percezione sensoriale quando uno dei cinque sensi viene meno. In occasione dell’Expo di Milano, infatti, organizza una esperienza artistica dedicata all’ Ultima Cena denominata “Attraverso gli occhi di Leonardo”, scegliendo come location l’ottocentesca Sala Barozzi dell’Istituto dei Ciechi.
L’opera leonardesca è resa fruibile in chiave digitale grazie ad una ricostruzione dell’ambiente rinascimentale raccontato con la viva voce dello stesso Leonardo (tradotta in contemporanea 8 lingue). L’esperienza di immersione nella cornice inedita e suggestiva del Cenacolo passa anche dalla riproposizione della sua originaria funzione di refettorio dei frati domenicani.
Così, attraverso specifici e mirati percorsi culinari, lo spettatore rivive un percorso sinestesico fatto di olfatto, immagini e sapori, di pietanze specificatamente individuate, strutturate e preparate. Arte e inclusione delle persone non vedenti reso possibile attraverso l’utilizzo degli altri sensi. Il grande successo dell’iniziativa, porta Amalart alla realizzazione di un altro straordinario progetto dedicato ad Amedeo Modigliani nel 2018: in preparazione del centenario della morte di Amedeo Modigliani, una mostra immersiva con le principali opere, riprodotte ad altissima definizione, grazie ad un processo che ha consentito l’assoluto rispetto delle dimensioni e dei colori dell’originale.
Grazie alla tecnologia VR, inoltre, foto, documenti d’epoca e filmati relativi alla vita del grande Artista italiano, sono stati resi disponibili ai visitatori rendendo la mostra un evento straordinario di comunicazione e di divulgazione culturale, pronto ad essere portato in tutto il mondo, a partire dalla Cina entro fine 2020.
Accanto ai grandi nomi della storia dell’arte, prosegue negli anni la promozione di artisti non più solo italiani ma anche stranieri, tra cui una straordinaria mostra dedicata ad un artista emergete cinese a Saint Jean Cap Ferrat, in un’interscambio che porta invece un artista monegasco tra i principali musei della Cina sud orientale,insieme ad altri artisti emergenti italiani. Oggi Amalart, vanta partnership in Europa e nel mondo, in paesi quali, oltre la Cina, India, Russia e Corea collaborando con Gallerie d’arte, Musei, Boutique di lusso, Studi di architettura ed Interior Designer.Tutto guidato dal proprio motto: Italian Passion.
Giovanna Repossi