Sosteniamo l’edilizia sostenibile
Il termine “edilizia sostenibile”, meglio noto come “bioedilizia”, non è di recentissimo utilizzo, ma fece capolino circa mezzo secolo fa, intorno agli anni ’70. In quel periodo, infatti, cominciò a crescere la preoccupazione della gente, nei confronti dell’eccessivo sfruttamento delle risorse energetiche e ad aumentare, di conseguenza, la sensibilità verso la tutela dell’ambiente.
Da allora questa attenzione si è notevolmente rinvigorita, portando una serie di innovazioni nella bioedilizia, divenuta ormai elemento caratterizzante della maggior parte delle costruzioni, sia nuove che ristrutturate.
A questo si sono aggiunte le politiche internazionali, finalizzate alla riduzione di almeno il 40% (rispetto ai valori del 1990) delle emissioni
di gas a effetto serra, entro il 2030.
Ma cos’è la bioedilizia?
È un modo di costruire, o di ristrutturare un edificio, integrando ed ottimizzando l’uso di materiali naturali con tecniche costruttive volte a ridurre l’impatto energetico, ottenendo in tal modo una casa a basso consumo e salutare per chi vi abita.
Si tratta di un nuovo approccio all’architettura, che vuole promuovere
l’integrazione degli edifici con l’ambiente naturale.
Quali sono i punti di forza della bioedilizia?
– Efficienza energetica, cioè la capacità di ottenere il medesimo risultato, in termini di luce, riscaldamento, raffrescamento, con un minor consumo di energia. Questo grazie anche all’utilizzo di impianti efficienti ed economici, di serramenti adeguati ad aumentare l’isolamento e di sistemi di ventilazione naturale.
– Tipologia di materiali utilizzati, con considerazione del loro impatto ambientale e provenienti da fonti rinnovabili o dal riciclo di materie prime. Pavimenti, pareti e coperture svolgono un ruolo importante nel rendimento energetico degli edifici, influenzando le prestazioni acustiche, l’inerzia termica e la capacità di far circolare l’aria.
– Integrazione dei vincoli ambientali, come terreno, orientamento,
differenze di altezza, disposizione degli edifici e degli alberi nelle vicinanze.
È importante infatti adattare il progetto al clima, alla vegetazione presente, alla quantità di illuminazione naturale, alla temperatura ed al grado di umidità, per sfruttare al meglio queste condizioni, integrandole con l’edificio.
– Competenza dei progettisti e dei costruttori, che devono conoscere le diverse soluzioni costruttive sostenibili, per poterle mettere in pratica.
– Comfort aumentato nelle abitazioni e garantito su tutti i livelli (visivo, acustico, termico).
Non sono da sottovalutare, infatti, i risvolti positivi che le abitazioni sostenibili procurano sulla salute di chi vi risiede, in termini di benessere
psico-fisico e di miglioramento della qualità di vita in casa.
La bioedilizia porta anche dei vantaggi economici?
Costruire secondo le regole della bioedilizia è sicuramente meno economico che utilizzare metodi costruttivi tradizionali. Tuttavia, con il tempo, il risparmio si vedrà nella gestione dell’edificio, sia in termini di minor costo energetico, che nella durata dei materiali.
Utilizzando la bioedilizia, quindi, si potrà accedere a tre importantissimi
vantaggi economici.
• Risparmio in bolletta, grazie ad una sensibile riduzione del consumo energetico domestico.
• Aumento del valore dell’immobile sul mercato.
• Importanti detrazioni fiscali, con possibilità di cessione del credito
e sconto in fattura, grazie agli incentivi dell’Ecobonus e Super Ecobonus,
che permettono di recuperare una buona parte, se non il totale, delle spese sostenute.