Un paio di occhiali per far vedere chi sei
L’occhiale era un accessorio che poteva stravolgerti l’immagine, cambiare la tua natura e passare un messaggio non corrispondente alla tua personalità. Le lenti spesse su un giovane ragazzo erano motivo di scarno e disapprovazione sociale, puoi solo immaginare i disagi che può aver vissuto e quanto avrà odiato questo oggetto. Meno male che non è più così!
La tecnologia ha trasformato la visione dell’occhiale. Oggi l’occhiale è un accessorio di tendenza, indossato anche da coloro che non ne avrebbero bisogno. Posso dire che è entrato di diritto nel vivere quotidiano svincolando il requisito: utile-brutto in utile-bello.
Sarà davvero così per tutti? No, non possiamo generalizzare, per alcuni rimane sempre un ostacolo o un’imposizione. Nasce da questa corrente di pensiero la necessità di formalizzare, strutturare e regolarizzare la scelta dell’occhiale, da qui, ha preso vita FOSKAP la prima consulenza di immagine per l’occhiale di Arianna Foscarini.
L’ho intervistata nel suo studio a Thiene, una chicca dal sapore retrò con guizzi di modernità, quasi fossero icone della sua personalità istrionica. Esternamente donna austera, intimamente donna dolcissima. Ed è proprio su questo argomento che ho iniziato la mia intervista.
Esistono casi in cui l’immagine che vogliamo dare di noi stessi non corrisponde al nostro IO più intimo. Come fai a districare la matassa? L’abilità della consulente d’immagine sta proprio in questo: far uscire il carattere celato da una maschera esterna manifesta, per essere autentici e unici.
Mi rifaccio al tuo esempio. Se incontro una ragazza con giubbotto in pelle nera, piercing, tatuaggi, jeans strappati e boots neri la connotazione stilistica rock è evidente, ma l’analisi approfondita della consulenza potrebbe rilevare alcuni tratti nascosti di un altro “Dna stilistico”. Durante la consulenza cercherà di capire i suoi sogni, le sue ambizioni. La bambina che è in lei, quella pura, non contaminata dalle sovrastrutture, che comunica attraverso i movimenti, gli oggetti e gli abiti indossati. La nostra essenza deve essere coltivata e coccolata per permetterci di dare sfogo a quanto più autentico c’è nel nostro intimo. Una consulenza di questo spessore farà uscire il “Dna stilistico” più profondo della ragazza, nei piccoli particolari, che poi le darà modo di essere espresso in un look estremamente personale.
Entriamo più sul tecnico. Mi dai due motivi sull’importanza di fare una consulenza d’immagine per l’occhiale? Certamente. Il primo in assoluto riguarda l’impatto visivo, il cosiddetto: “colpo d’occhio”, guarda caso. La prima impressione è legata alla forma e alla “presenza” degli occhiali sul viso. Pensa a quando incontri qualcuno per la prima volta: nei primi 5 secondi noterai i suoi occhi, il suo sguardo. E se indossa un paio di occhiali tu sarai attratta da loro. Pensando a lei ricorderai che li indossava.
Pensa a Harry Potter, John Lennon oppure Onassis. E’ di fondamentale importanza che siano della forma adatta alle caratteristiche del viso per valorizzare Il taglio degli occhi e accendere uno sguardo, nascondendo i segni del tempo nelle nostre espressioni. Una palpebra cadente o zone d’ombra attorno agli occhi passeranno in secondo piano, se si scegli l’occhiale nella forma e misura corretta. Il secondo motivo prende in esame i colori. Con la consulenza d’immagine Foskap identifico la palette di colori adatta alla persona. Sono i “colori amici” e lo saranno per sempre. Tutto ciò esula dalla personalità: la forma e il colore sono pareri tecnici che evidenzio durante una consulenza per la scelta dell’occhiale giusto.
Se non ho capito male hai detto che la nostra palette di colori sarà nostra per sempre. Non potrebbe adattarsi alle mode? No, il nostro tono di appartenenza non cambia. Il nostro tono, caldo o freddo e il sottotono sono una caratteristica della pelle dettata da un fattore genetico. In Foskap consiglio di osservare i confini della palette personale. Se fai parte dei colori caldi non dovrai usare i freddi e viceversa. Possono variare di intensità e contrasto, a seconda della stagionalità o delle occasioni d’uso. Attenersi alla palette di appartenenza non comporta avere una vita monotona e neppure mono tono, piuttosto abbandonarsi ad una danza. Più saremo bravi a riconoscere i “colori amici” più creeremo la nostra personalità sulla cronometria a disposizione, sentendoci libere di osare con nuove combinazioni e, perchè no, trasgredire alle regole, come in una licenza poetica.
La ricetta magica per un occhiale perfetto? Coerenza tra personalità, tratti somatici e cronometria? Credo ci sia qualcosa di più profondo sulla scelta dell’occhiale giusto, mi aiuti a capire cos’è? Abbiamo bisogno di sicurezza, di sentirci bene. Non dimentichiamo che pochi anni fa l’occhiale era visto come un handicap. Le stesse parole “mi manca”, “quanto ti manca” richiamano qualcosa di negativo. Sono le stesse che usiamo oggi, ma il tono e il significato sono completamente diversi. Il difetto di vista è un fattore genetico e non un difetto. Siamo biondi come miopi, alti come astigmatici, è la nostra unicità. Per fortuna la connotiamo come caratteristica oggi, con Foskap non faccio altro che spostare la visione da negativa a positiva esaltando la bellezza e la persona che ho di fronte.