Un vuoto che riempie le tasche
Con questo termine si indica la restituzione di un conte-nitore una volta svuotato, così che possa essere nuovamente utilizzato previa sterilizzazione e lavaggio.
Questa pratica risale ai tempi dei nostri nonni o genitori. Si sa, spesso conle scarpe vecchie si cammina meglio. Sul riciclo del vetro i nostri avi non si sbagliavano. Trasparente, resistente, simbolo di raffinatezza e soprattutto sicuro, a differenza della plastica che con il calore modificherebbe il prodotto che contiene all’interno.
Ancora oggi a livello europeo il 79% degli intervistati predilige il vetro per servire le bevande.
Il vetro peraltro risulta riciclabile al 100%.Ritorniamo al concetto di ‘’ vuoto a rendere’’… Il vantaggio è chiaro: riutilizzando un contenitore più volte, si limita l’utilizzo di agenti chimici che possono inquinare. Si aggiudica addirittura il primato nel riutilizzo: fino a 40 volte.
In Germania per esempio questo sistema è particolarmente usato, l’ammontare dei rifiuti è ridotto del 96%.
Si trovano dei distributori dove il consumatore può inserire le bottiglie esaurite ricevendo in cambio una piccola somma di denaro, precisamente dagli 8 ai 25 centesimi.
Un altro obiettivo della pratica del vuoto a rendere è sensibilizzare le persone riguardo al tema ambientale infatti, abbiamo appena riscontrato durante il lockdown come l’uomo sia quasi del tutto responsabile della maggior parte dell’ inquinamento terrestre, per questo motivo la consapevolezza e la responsabilità riguardo a questo tema sono fondamentali.
Il concetto di ecosistema ci appare lontano a volte non ci rendiamo nemmeno conto di farne parte, che impatto hanno le scelte che facciamo ora sul domani? Ognuno di noi può fare tanto nel suo piccolo, per una volta senza delegare all’altro il proprio compito. Come? Scegliendo per esempio l’acqua minerale in vetro a rendere, ogni italiano ne beve circa224 litri a testa all’anno che equivalgono a 11 miliardi di bottiglie.
L’84 % è in plastica e solo il 10 % finisce negli impianti di riciclo,tutto il resto, spesso dove non dovrebbe. Grazie al vuoto a rendere le bottiglie passeranno da casa al deposito e poi al produttore che le sterilizzerà e riutilizzerà andando a dimezzare così i passaggi che servirebbero per il vuoto a perdere.
Con il vuoto a rendere avremmo risparmiato 5,9 barili di petrolio più o meno 950 mila euro al giorno.
L’AMBIENTE SIAMO NOI, VIVE CON NOI, E’ UN DOVERE QUINDI SALVAGUARDARLO
By Erika Mescalchin